Servizi di supporto alla riscossione diretta delle entrate degli enti locali
NOTA DI REDAZIONE Pubblichiamo l’intervento dell’Avv. Maurizio Borin in occasione del Convegno di Finanza Territoriale a Terni nel marzo 2017, trattandosi di argomento che mantiene la sua attualità e che si è arricchito di recente di un duplice intervento legislativo. Si tratta della norma contenuta nel D.L. n.193/2016, che stabiliva l’obbligo dell’iscrizione nell’Albo del MEF per i soggetti che prestano le attività di supporto in questione e, successivamente, della disposizione contenuta nell’art.1, comma 37, della Legge n.205/2017 (Legge di Bilancio 2018), che ha abrogato la precedente, con la conferma, quindi, della non necessità di detta iscrizione nell’Albo. La riscossione delle entrate degli enti locali è un’attività tipicamente pubblicistica e ciò indipendentemente dalla “natura” alla stessa attribuibile. Come noto, infatti, circa la sua natura giuridica, sono emerse nel tempo opinioni controverse, essendo a volte inquadrata come “funzione pubblica” o “esercizio di funzioni pubbliche”, altre volte come “servizio pubblico locale”, altre ancora come “servizio strumentale”.[1] Bene è segnalare che la giurisprudenza comunitaria ha ritenuto applicabile all’attività di riscossione la “direttiva servizi” n. 2006/123.[2] A prescindere dalla natura attribuibile alla suindicata attività, l’affidamento a soggetti terzi impone il rispetto dei principi della disciplina vigente in materia di servizi pubblici locali, a cui lo […]
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