È legittima la riscossione delle sanzioni del Codice della Strada tramite ingiunzione fiscale del concessionario
Ribadita dalla Corte di Cassazione la legittimità della ingiunzione fiscale per le sanzioni del Codice della Strada anche se la riscossione è stata affidata alla società concessionaria del Comune. La questione è stata posta all’esame della Cassazione da parte di un cittadino che ha proposto ricorso avverso la sentenza del tribunale che in sede di appello aveva confermato il rigetto da parte del giudice di pace dell’opposizione emessa dalla società in house concessionaria del Comune di La Spezia per l’accertamento e la riscossione delle entrate. Con l’ordinanza n. 26309/2021, della III Sezione Civile, il Supremo Collegio ha inteso di dare continuità al principio ormai consolidato dalla giurisprudenza secondo cui ai fini del recupero delle somme in questione I comuni possono avvalersi della procedura della riscossione coattiva tramite ingiunzioni di cui al Regio Decreto n. 639/1910, anche affidando il relativo servizio ai concessionari iscritti nell’albo di cui nell’art. 53 del decr. legisl. n. 446/1997, essendo tale affidamento consentito dall’art. 4, comma 2 sexies, del D.L. n. 209/2002, del quale non è intervenuta l’abrogazione, pure inizialmente disposta dall’art. 7, comma 2, del D.L. n. 70/2011 non entrato poi in vigore per effetto di una successiva norma. Va peraltro osservato che nel caso […]
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