Chiarimenti sull’applicazione del Canone unico patrimoniale e di locazione per le ANTENNE collocate su suolo pubblico


In merito al Canone Unico Patrimoniale (CUP) per le infrastrutture di telecomunicazione (c.d. ANTENNE) disciplinato dal comma 831-bis della Legge di Bilancio 2020 (n. 160/2019), modificato dall’art. 40 del D.L. n.77/2021, che ha  fissato la misura di 800 euro per ogni installazione, ha preso vita una interpretazione -da parte dei gestori –  delle norme in questione volta a condurre le occupazioni in oggetto nel regime del patrimonio indisponibile dei Comuni e, quindi, del venir meno in tali fattispecie dei canoni di locazione eventualmente  pattuiti con le Amministrazioni, anche perché non compatibili con il CUP che esclude la riscossione di altre somme previste nelle concessioni contratto che regolano i rapporti tra Comune ed Ente gestore. Sul problema è intervenuta l’IFEL con una NOTA del 12 dicembre 2022, nella quale vengono esposte le proprie osservazioni alla luce di una corretta lettura delle norme di riferimento e della giurisprudenza formatasi al riguardo. Ad avviso dell’IFEL, il riconoscimento automatico della natura di PUBBLICO SERVIZIO e, quindi, di BENE PATRIMONIALE INDISPONIBILE delle suddette strutture, sia possibile solo quando la destinazione ad un pubblico servizio, risponda, come affermato nelle sentenze delle SS.UU. della Cassazione nn. 4430/2014 e 13664/2019, al duplice requisito soggettivo- oggettivo e cioè: adozione […]

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