La Corte di Cassazione definisce la questione IMU sulle pertinenze degli immobili
Con l’ordinanza nr. 12226 dell’8 maggio 2023, la Corte di Cassazione si è espressa in materia di tassazione sulle aree pertinenziali degli immobili stabilendo che le stesse non debbano essere assoggettate ad IMU in virtù del “principio della leale collaborazione e della buona fede” fra cittadino e amministrazione locale, sancito dalla Legge nr. 212 del 7 luglio 2000. Infatti l’onere di dichiarare l’IMU sugli immobili sussiste nei casi in cui siano subentrate delle variazioni, non note al Comune, rispetto a quanto documentato in passato. Laddove invece le variazioni siano state nel frattempo rese note all’Ente locale di appartenenza, il criterio di condotta enunciato solleverebbe il contribuente da un ulteriore obbligo dichiarativo liberandolo conseguentemente dal pagamento dell’imposta. Pertanto, anche in assenza di denuncia preventiva a cura dei contribuenti, la pertinenza può essere considerata come parte integrante del fabbricato a cui è ricollegata perdendo quindi autonomia impositiva, anche se in comprovate condizioni di edificabilità, a condizione che l’ente impositore abbia accertato la destinazione della pertinenza a servizio o ornamento del bene principale. L’introduzione di questa agevolazione nasce dall’appello proposto da un Comune lombardo nei confronti di due contribuenti, proprietari di un giardino e di un orto considerati aree pertinenziali collegate ad un […]
Attenzione!Per visualizzare il contenuto dell'articolo è necessario essere autenticati!
Per accedere fai click
quiSe non sei abbonato clicca
qui per richiedere l'attivazione di un utenza
